venerdì 25 ottobre 2013

Gurren Lagann: Il valore della forza di volontà

Gainax è un nome che gli appassionati dell'animazione giapponese conoscono bene. Si tratta del famoso studio d'animazione nipponico che ha dato vita a Neon Genesis Evangelion, uno degli anime più noti ed apprezzati di sempre. Inoltre, molte altre serie di qualità come Abenobashi e Nadia - Il mistero della pietra azzurra portano la firma di questo studio. Tengen Toppa Gurren Lagann (noto in Italia come Sfondamento dei cieli Gurren Lagann) è uno degli anime più recenti prodotti da Gainax, in collaborazione con Aniplex e Konami. E' composto da ventisette episodi, i quali sono stati trasmessi in Giappone nel 2007 da TV Tokyo e in Italia nel 2009 da Rai 4. La serie è inoltre disponibile in DVD curati da Dynit e raccolti in due box contenenti alcuni extra.
Scopriamo assieme se Tengen Toppa Gurren Lagann è all'altezza delle migliori produzioni Gainax.

Tutte le luci in cielo sono stelle


In un futuro distopico l'umanità è stata costretta ad abbandonare la superficie per vivere rintanata in villaggi sotterranei isolati l'uno dall'altro. In uno di questi villaggi vive Simon, un ragazzo orfano che si guadagna da vivere scavando al fine di ampliare lo spazio disponibile per gli esseri umani nel sottosuolo. Un giorno il giovane, mentre sta svolgendo la sua attività, trova uno strano oggetto dorato a forma di trivella. La sua scoperta attira l'attenzione di Kamina, un ragazzo più grande di lui che ama definirsi il capo della Brigata Gurren, ovvero un gruppo di giovani intenzionati a raggiungere la superficie. Simon si ritrova coinvolto contro la sua volontà nell'ennesimo, rocambolesco piano della brigata per abbandonare il sottosuolo, ma l'intervento del capovillaggio vanifica i loro sforzi. Kamina viene incarcerato e Simon è sollecitato a tornare al suo lavoro di scavatore. Seppur con riluttanza il ragazzo obbedisce, ma dopo poco tempo una seconda scoperta a dir poco inaspettata lo spinge ad interrompere la sua attività. Di fronte ai suoi increduli occhi si palesa nientemeno che un robot di piccole dimensioni, al quale la piccola trivella dorata reagisce illuminandosi intensamente. L'emozione del ritrovamento spinge Simon a liberare Kamina, proprio mentre un gigantesco robot proveniente dalla superficie irrompe violentemente nel villaggio e si prepara a distruggerlo. Nel tentativo di fermare l'enorme macchina i due ragazzi si alleano con Yoko, una ragazza armata di fucile che inseguiva l'essere meccanico da prima che quest'ultimo raggiungesse il sottosuolo.
Durante lo scontro Simon scopre che esiste un legame tra i due oggetti che ha trovato in precedenza. Nel piccolo robot è infatti presente una cavità nella quale è possibile inserire la trivella per metterlo in funzione. Pur non avendo mai guidato un mezzo simile in vita sua, Simon inizia d'impulso a pilotarlo e inaspettatamente si rivela in grado di padroneggiarlo talmente bene da sconfiggere il nemico, anche se con qualche difficoltà.
Al termine dello scontro Simon, Kamina e Yoko si ritrovano quasi involontariamente sulla superficie della Terra. Essersi finalmente lasciati alle spalle il villaggio in cui hanno vissuto per tanti anni darà ai due ragazzi la possibilità di scoprire che il pianeta è dominato dalla razza degli uomini bestia, i quali sono in grado di pilotare degli enormi robot chiamati Gunmen. Tale scoperta li spingerà ad iniziare una dura lotta per permettere all'umanità di riottenere la perduta libertà. Il conflitto si rivelerà lungo e costellato di perdite e sacrifici, i quali tempreranno Simon e lo porteranno ad arrivare più lontano di quanto non avrebbe mai immaginato.

Con chi credete di avere a che fare?!


Ciò che più colpisce di Tengen Toppa Gurren Lagann è il coinvolgimento emotivo che è in grado di offrire allo spettatore. Vedere i vari personaggi non arrendersi di fronte alle situazioni più disperate, ma anzi continuare a combattere e a rialzarsi senza mai perdere di vista i loro obiettivi è incredibilmente emozionante ed in grado di trasmettere valori positivi che non svaniscono al termine della visione. Tutto questo è reso possibile dalla cura maniacale che è stata dedicata alla caratterizzazione di ogni singolo personaggio, i quali sono dotati di una psicologia ben delineata, conforme alle loro azioni e in costante evoluzione nel corso dell'opera. In particolare la crescita psicologica di Simon rappresenta uno dei temi principali della serie e risulta gestita alla perfezione.
Anche Kamina ha un ruolo di primissimo piano nella vicenda, ma per quanto le sue parole e le sue azioni siano ammirevoli, è l'impatto che esse hanno sugli altri comprimari ad essere veramente fondamentale.
La trama dell'anime è di buona fattura e l'interesse che riesce a suscitare nello spettatore cresce di episodio in episodio, sino a raggiungere il suo apice in un finale in grado di lasciare con il fiato sospeso per tutto il tempo. Oltre a trasmettere forti sensazioni, le tematiche trattate sono frequentemente in grado di offrire numerosi spunti di riflessione su situazioni non poi molto lontane dalla nostra realtà quotidiana. Ad alleggerire la tensione che regna in alcune parti dell'opera ci pensano i siparietti comici tra i personaggi, sempre molto originali e divertenti.
Interessante notare come nel corso della serie, in particolare nei primi episodi, molti luoghi comuni dell'animazione giapponese vengano parodiati e portati all'eccesso. Ad esempio la classica unione fra due o più robot, tipica del genere mecha, viene qui riproposta in modo piuttosto demenziale.
Dal punto di vista della regia il lavoro svolto da Gainax è encomiabile. Anche durante i combattimenti più frenetici è sempre possibile avere un'idea ben chiara di quello che sta succedendo sullo schermo e questo rende la visione estremamente godibile. Le esplosioni, gli attacchi speciali dei mecha e gli effetti luminosi in generale sono spettacolari al punto giusto e raramente risultano inadatti al contesto.
Lo stile di disegno è molto particolare, a tratti volutamente sporco e grezzo, ma non per questo spiacevole. Si rivela anzi invece in grado di dare vita a personaggi dal look accattivante e particolareggiato che li rende impossibili da confondere. Anche le ambientazioni possiedono un impatto grafico notevole e sono sempre curate fin nei dettagli, tenendo anche in considerazione la costante evoluzione all'interno della serie di quest'ultime.
Una colonna sonora varia e coinvolgente accompagna egregiamente ogni singolo episodio, con brani che spaziano dal pop al rock, passando per un'improbabile, ma sorprendentemente efficace, fusione tra la musica classica e il rap in grado di enfatizzare magistralmente le fasi conclusive della vicenda. Altrettanto valide sia la opening che le tre ending.
Il doppiaggio italiano è di buon livello e può contare su nomi importanti come Vittorio Guerrieri e Nino Prester. Non tutti i personaggi risultano valorizzati appieno dai rispettivi doppiatori, ma in generale è veramente difficile lamentarsi.

E' morto Piero Tiberi, doppiatore di Tetsuya del Grande Mazinga

E' morto Piero Tiberi: lo storico doppiatore di Tetsuya del Grande Mazinga (Great Mazinger) si è spent il 25 ottobre 2013 all'età di 66 anni.

Grave lutto nel mondo del doppiaggio d’animazione italiano: oggi è morto Piero Tiberi, doppiatore di Tetsuya del Grande Mazinga. L’artista si è spento a Roma, la medesima città in cui era nato, dopo una lunga malattia. Una grave perdita per tutti gli amanti dell’animazione giapponese. Piero Tiberi era nato a Roma il 16 gennaio 1947 ed è morto sempre a Roma il 25 ottobre 2013, a soli sessantasei anni. Grande doppiatore, la sua carriera ha compreso i più svariati ruoli fra cui anche quello dell’attore, del direttore del doppiaggio italiano e anche dialoghista. Anche il figlio Alessandro Tiberi ha deciso di seguire le orme paterne sia come attore che come doppiatore.

Piero Tiberi: non solo la voce di Tetsuya

Piero Tiberi è entrato di diritto nella storia del doppiaggio dell’animazione giapponese proprio per il fatto di aver prestato la voce a Tetsuya Tsurugi nell’anime Grande Mazinga, pilota dell’omonimo robot nell’anime creato da Go Nagai e prodotto da Toei Animation
Tuttavia la carriera di Piero Tiberi non si è limitata solamente a questo ruolo. Per esempio la voce di Dan Aykroyd in Blues Brothers e Blues Brothers - Il mito continua è di Piero Tiberi, così come quella di Roddy Piper (John Nada) in Essi vivono. E ricordiamo che anche la voce di Joe Pesci in Toro Scatenato è la sua. Fra i suoi doppiaggi più famosi annoveriamo anche Charles Martin Smith nel film American Graffiti di George Lucas e Gene Anthony Ray (Leroy) in Saranno Famosi.
Se invece volete rimane nell’ambito dei cartoni animati, Piero Tiberi diede per primo la voce a Seymour Skinner ne I Simpson, mentre fu anche Alvaro in Fantazoo, Andro Umeda in Tekkaman e Piccolo nei film di Dragon Ball con il doppiaggio della Dynamic.
La sua lunga carriera lo ha visto alternarsi nei doppiaggi per diverse aziende, come per esempio la Cooperativa Doppiatori Cinematografici, la Società Attori Sincronizzatori, il Gruppo Trenta e la Cooperativa Doppiatori, mentre più di recente aveva stipulato un accordo come doppiatore esclusivo della Cine Video Doppiatori.
Per quanto riguarda la sua carriera come attore, ebbe un discreto successo soprattutto da giovane. Fra le sue pellicole più famose ricordiamo Bravissimo di Luigi Filippo D’Amico (1955), Annibale Carlo Ludovico Bragaglia e Edgar G. Ulmer(1959), La polizia ringrazia di Stefano Vanzina (1972), Da Corleone a Brooklyn di Umberto Lenzi (1979) e Sound (1988). Addio Piero.

Fonte: Qui

 

 

Uchu Kyodai: Un inno alla speranza e il rincorrere i sogni.



Uchu Kyodai parte con una trama semplice che inizialmente non attira il lettore, ma successivamente sa dare il meglio di sé nell'intreccio narrativo e nello sviluppo della storia. I fratelli, Mutta e Hibito, nati rispettivamente nel 1994 e nel 1996, una notte scrutando il cielo vedono un ufo che viaggia ad alta velocità, e da lì decidono insieme che da grandi diventeranno due astronauti in grado di raggiungere la Luna e Marte insieme. Ora siamo nel 2025, Mutta è un semplice progettista d'auto, mentre Hibito ha coronato il suo sogno, ed ora diventerà il primo astronauta che soggiornerà sulla luna per un lungo periodo di tempo, mentre per Hibito la vita sorride, per Mutta invece occorre attraversare un periodo terribile dato che è stato licenziato ed ora si ritrova disoccupato e costretto a tornare a vivere con i suoi genitori. Tutto sembra girar male per Mutta fino a quando non riceve un'inaspettata telefonata dal fratello, che gli ricorda della promessa che i due si fecero da bambini. Da qui in poi per il fratello maggiore avrà inizio una serie di prove e avventure che come obiettivo finale vedono diventare Mutta un astronauta in grado di giungere fino a Marte. Da qui poi si svilupperà tutta la storia, in una maniera davvero scorrevole, con un disegno piacevole e contenuti davvero importanti! Le riflessioni sulla vita non mancano affatto e le paure e le debolezze umane vengono fuori proprio come nella vita reale.
Il manga ha una trama molto innovativa e realistica, inoltre si può trovare una certa vena comica e autoironica che accompagna Mutta anche nei momenti di tensione e suspance. Uno dei tanti pregi è il disegno molto semplice e chiaro. E' tutto tanto realistico quanto fantastico, ed è proprio questo che ha attirato la mia attenzione su questo manga così originale e bello.
In definitiva Uchu Kyodai è uno dei migliori titoli in circolazione, superiore a tanti altri seinen considerati capolavori, un vero must per ogni appassionato.







mercoledì 23 ottobre 2013

Fairy Tail: Perchè non leggerlo!

È sufficiente leggere poche pagine di Fairy tail per capire che, per scrivere questo manga, Hiro Mashima si è fortemente ispirato a Eichiiro Oda: oltre al richiamo grafico, sono molti gli elementi che accomunano le opere dei due mangaka. E in fondo Fairy tail è riassumibile così: un blando tentativo di imitare One Piece.




Mashima inizia a disegnare con un'idea di fondo molto semplice: in un mondo dove la magia si può comprare e vendere come qualsiasi oggetto comune, Natsu è un mago, membro di una gilda di nome Fairy Tail, che ha l'obiettivo di ritrovare suo padre, il drago Igneel. Purtroppo però, salvo pochissimi accenni qua e là nel corso della storia, l'impostazione della storia viene totalmente lasciata in disparte, e la trama passa del tutto in secondo piano.

Un aspetto davvero fastidioso di Fairy Tail è il buonismo esagerato. L'amicizia, il valore predominante in questo manga, è la cosa più importante in assoluto, che lega le persone per sempre, che spinge i personaggi a lamentarsi se qualcuno, dopo aver cercato di sterminare gli abitanti di un'intera città, viene cacciato dalla gilda. Dopotutto è ancora un nostro amico, no? Quasi tutti i "cattivi", se così si possono chiamare, si redimono dopo essere stati sconfitti dai buoni diventando dei bravi ragazzi e pentendosi delle proprie azioni quando, fino a poche pagine prima, erano degli psicopatici che non si fanno scrupoli a sterminare gente innocente. E infatti i temi principali di Fairy Tail sono l'amicizia e l'importanza di essere compagni, argomenti già di per sé abbastanza sterili e trattati in maniera estremamente sterile. Anche questi temi contribuiscono ad alimentarne la banalità; diciamo che, se non fosse per la smisurata quantità di fan service sessuale, questo sarebbe un buon fumetto per bambini.

I combattimenti sono un enorme punto debole per Mashima. E dire che, per uno shonen di questo genere, dovrebbero essere uno dei fattori meglio curati. Oltre agli stili di combattimento scopiazzati a destra e manca da altri manga, le vittorie si ottengono quasi sempre in modi improbabili (es. sconfiggendo un nemico urlandogli nelle orecchie), oppure puntando sull'amicizia, che si fa sentire anche negli scontri. Infatti, i buoni le prendono sempre dal nemico di turno finché non dichiarano di voler vincere nel nome dell'amicizia. Dopodiché l'avversario, che sino a poche vignette prima pareva imbattibile, si fa battere come un idiota.

Ma allora, come è possibile che Mashima venda così tanto? Già, perché pur essendo sicuramente uno dei manga più criticati di tutti i tempi, Fairy Tail è quasi sempre nell'olimpo delle vendite giapponesi. Il motivo è semplicissimo: il fan service. L'utilizzo di fan service non è di per sé una cosa negativa (soprattutto in uno shonen), ma quando se ne abusa come fa Mashima, diventa una vera e propria piaga. La storia e le caratterizzazioni dei personaggi passano totalmente in secondo piano in favore di seni e fondoschiena scolpiti, piazzati qua e là tra una pagina e l'altra, senza scopo alcuno se non quello di guadagnare i soldi di quelli che in manga cercano solo questo.

Parliamo ora dell'ambientazione: non particolarmente originale, per nulla dettagliata e approfondita. Un'ambientazione fantasy che di fantasy ha solo il titolo e la parola mago. Non solo: Mashima non si degna di colmare alcune delle molte lacune del mondo da lui creato. In primis, la magia: un potere la cui origine è sconosciuta, che del tradizionale concetto di magia non ha assolutamente niente. Va bene creare una propria definizione di questa parola, ma mi sembrerebbe doveroso almeno spiegarne la provenienza, o perché alcune persone la possiedono e altre no.

Ultimo punto, la grafica di Mashima risulta molto pulita e particolareggiata, ma piatta, e quasi priva di prospettiva e ombreggiatura. L'autore deve semplificare al massimo i disegni delle scene d'azione perché risultino comprensibili.

In definitiva, Fairy Tail è una lettura ideale per un pubblico immaturo (o novizio in fatto di manga), che in un fumetto ricerca solo belle ragazze, una storia banale, una trama quasi assente e personaggi di uno spessore praticamente nullo.

lunedì 21 ottobre 2013

Gli anime sono una cosa bella?

ATTENZIONE 
Con questo Post non voglio offendere NESSUNO, sono solo opinioni personali! Quindi gradirei di non essere offeso nei commenti.

Oggi vorrei mettervi a conoscenza (in caso non lo conoscesse) di un video che ha fatto scalpore che gira da qualche tempo nel web, il video in questione è "Gli Anime sono una cosa Bella!" di Croix89.



Croix ha perfettamente ragione. Purtroppo moltissime persone non hanno capito il vero significato del video, quindi se vi sentite offesi da quello che ha detto i motivi sono due:
-O siete dei Giappominchia
-O è meglio che vi riguardiate tutto il video.
Se questa è una vostra passione da tempo,allora lo capirete.
Lui non prende di mira gli appassionati VERI del mondo dell'animazione, perché è ben chiara la parte in cui mostra l'immagine di Miyazaki (minuto 15:40), elogiandolo come la vera animazione giapponese. Croix critica i Giappominchia che seguono anime solo perché va di moda essere alternativi, e perché tutti questi bimbetti ( e non solo) si credono Otaku solo perchè hanno una fissazione verso il giappone e le sue tradizioni. Tradizioni è una parola grossissima da usare, visto che i Giappominchia usano parole come "kawai" e simili.
Non troverete mai un vero appassionato che parla italiano misto a parole dementi giapponesi.
La critica è verso I NUOVI ANIME, NON VERSO I VECCHI ANIME, poiché la stragrande maggioranza di questi punta a fare pubblico grazie a ragazze tettone per i ragazzi, e ragazzi superfighi per le Ragazze es. (Fairy Tail ecc.).
I Giappominchia credono che il giappone sia la nazione perfetta, quando la situazione è diversa da quello che vogliono farci credere: gli stupri, la diffusione degli Hikikomori, la crudeltà della società giapponese. Questi non sanno neache cosa significa essere otaku in Giappone.
Per quanto mi riguarda, adoro andare alle fiere del fumetto,mi ritengo un appassionato, ma non vado in giro con le orecchie da gatto a parlottare giapponese in malomodo per far vedere che sono alternativo e che adoro il Giappone e la sua cultura.
Ovviamente questo video ha causato scalpore tra le pagine Facebook piene di Giappominchia tipo "Otaku no Empire" dove gli admin si credono otaku, che hanno rivoltato il loro esercito di Giappominchia contro una delle poche persone che hanno le palle di dire il vero. Tutto questo con commenti insulsi del tipo "Come ti permetti di offendere il nostro interesse?" "Non sai un cavolo di anime quindi non puoi parlare".

domenica 20 ottobre 2013

ONE PIECE: Un manga mainstream?

Quanti di voi hanno sentito la parola “mainstream” associata a manga molto famosi? Ormai è diventata una moda, tanti ne abusano per giudicare un titolo che non apprezzano con lo scopo di manifestare una presunta superiorità nei confronti delle masse. Certo, i gusti sono gusti e non vogliamo mettere in dubbio che ci siano tante persone che conoscono One Piece e proprio non lo digeriscono, voglio però sfatare tanti pregiudizi gratuiti a cui è soggetto per il fatto di essere un manga molto venduto (e amato) e quindi utilizzato per scopi commerciali. Quella che vi propongo è un’analisi dei due livelli che assume la trama rendendola tale da essere apprezzata sia dalle masse che dai fan più esigenti. Il primo livello, quello che salta subito all’occhio, è lo scopo del protagonista che viene spesso ricordato all’inizio di ogni episodio dell’anime: un famoso pirata prima di morire svela di aver lasciato in un certo posto un grandissimo tesoro che spinge molti pirati ad intraprendere un lungo viaggio per mare alla sua ricerca. Questo viaggio si sviluppa in un mondo sconfinato che da la possibilità all’autore di creare sempre nuovi luoghi e nuovi personaggi capaci di rendere la storia sempre più interessante e in un potenziamento progressivo del protagonista in un susseguirsi di battaglie tipico dei manga shonen, i personaggi sono spesso dotati di un aspetto bizzarro e di una propria comicità che alleggerisce la tensione delle battaglie e dei momenti più tristi ecc..

Bandiera del Governo Mondiale
Non voglio dilungarmi su questo livello della trama perché sarei monotono e ci sono tantissime recensioni scritte molto meglio di come saprei scriverla io, quello che vorrei far emergere è il secondo livello della trama, l’aspetto che può rendere One Piece al livello di tanti manga di nicchia.
Nel mondo di One Piece quasi tutte le nazioni sono unite in un’unica entità chiamata “Governo Mondiale”, questo termine vi dice qualcosa? L’idea di governo mondiale nella nostra Storia era già presente all’epoca dei greci e dei romani, è stata sviluppata da numerosi scrittori e filosofi, è stata sviluppata in parte ai giorni nostri con la creazione di entità sovranazionali come l’ONU e l’Unione Europea ed è una visione futuristica del nostro pianeta di molte teorie del complotto.

Questo sistema governativo presente in One Piece da una parte semplifica la trama rendendo il nemico molto semplice da individuare ma dall’altra crea continui spunti di riflessione. I primi ce li fornisce il volume 41. Quando un lettore comincia a leggere la storia nota subito una differenza tra bene e male molto ambigua, i pirati vengono visti come dei sognatori in cerca di libertà e le autorità governative (nel nostro caso la Marina) come i cattivi che cercano di impedirglielo quando nella realtà spesso è l’esatto contrario, una volta raggiunto il volume 41 questa controversia viene risolta esaltando l’eterno dilemma tra bene e male come in ogni trama che si rispetti.
La Storia del mondo di One Piece è composta da 100 anni di vuoto, un secolo vuoto di cui non è rimasto niente che possa raccontare cosa accadde a parte i Poignee Griffe, delle pietre indistruttibili scritte in una lingua che pochi sono in grado di leggere. Pare che su quelle pietre sia svelata l’ubicazione di potentissime armi capaci di mettere a repentaglio la sicurezza della popolazione (Armi Ancestrali), il Governo quindi impedisce qualsiasi forma di ricerca in merito perseguitando tutti coloro che ci provano etichettandoli come pericolosi criminali, nel volume citato infatti assistiamo alla terribile sorte degli studiosi dell’isola di Ohara i quali cercavano di decifrare i Poignee Griffe.

Poignee Griffe di Ohara
Durante il Buster Call di Ohara, prima di morire, il capo di questi studiosi (il professor Clover) insiste nel voler discutere con i leader del Governo Mondiale la sua teoria sulla Storia elaborata durante i loro anni di ricerca archeologica: la gente del passato, forse è ricorsa a quei monumenti di pietra per lasciare un messaggio ai posteri, hanno racchiuso la storia in pietre indistruttibili e le hanno sparse per il mondo, probabilmente hanno pensato che il loro messaggio avrebbe potuto essere distrutto se impresso su semplice carta, in altre parole, avevano dei nemici che avrebbero avuto interesse a riscrivere la storia a loro favore e per coincidenza proprio alla fine dei 100 anni di vuoto si assiste alla nascita del Governo Mondiale.
Se il nemico di quel popolo estinto fosse proprio il Governo Mondiale essi rappresenterebbero una parte di un inconveniente storico che lo stesso governo non ha interesse a divulgare. Secondo ciò che gli studiosi sono riusciti a decifrare, in quei 100 anni pare sia esistito un grande regno del quale ogni notizia è stata accuratamente cancellata (mai sentito dire, “la storia la scrivono i vincitori”?).

Il Professore quindi attacca i rappresentanti dicendo che la vera minaccia per il Governo non sono le Armi Ancestrali ma la possibilità che gli ideali del regno scomparso vengano divulgati!
Il manga ancora non ci dice quali erano questi ideali perché in quel momento siccome il professore stava cominciando a dire cose troppo scomode viene ucciso ma a seconda del vostro orientamento politico e ideologico potreste farvi venire in mente tante idee diverse su quali possano essere…

Ma non finisce qui! Siccome ancora non sappiamo nulla di certo su questi eventi è anche possibile schierarsi dalla parte del Governo, qualche evento futuro potrebbe dimostrare che effettivamente il suo intento era quello di proteggere la gente da un pericolo certo! A prima vista potrebbe essere azzardata questa ipotesi vista la loro crudeltà proprio nei confronti dei loro sudditi in diverse occasioni ma tenete  conto che One Piece non è certo ambientato nei giorni nostri in cui i governi si preoccupano (o almeno cercano) di rispettare i diritti umani, quindi nulla può essere escluso.

Questa è la parte di trama che collega tutti gli aspetti del manga e tenendo conto di essa, è molto probabile che il famigerato tesoro non sia un semplice accumulo di oro e pietre preziose ma qualcosa che veramente possa modificare gli equilibri del mondo, conoscendo l’autore sono certo che ci riserverà diverse sorprese e non ci farà pentire di aver letto per anni la sua opera.




mercoledì 16 ottobre 2013

Uscite manga Ottobre 2013

  OTTOBRE 2013

DATATITOLOPREZZOCASE EDITRICE
03 OttobreArrivare a te 13€ 4.30Star Comics
03 OttobreFairy Tail 35€ 3.90Star Comics
03 OttobreInuyasha New Edition 48€ 4.20Star Comics
03 OttobreKuroko's Basket 5€ 4.30Star Comics
03 OttobrePandora Hearts 12€ 4.30Star Comics
03 OttobreTutor Hitman Reborn 12€ 4.30Star Comics
03 OttobreBlack Butler - Il maggiordomo diabolico 16€ 4.50Planet Manga
03 OttobreGurren Lagann - Sfondamento dei cieli 9€ 4.50Planet Manga
03 OttobreKen la leggenda - Raoh, il conquistatore del cielo 5€ 4.50Planet Manga
03 OttobreKen la leggenda - Raoh, il conquistatore del cielo DELUXE 5€ 6.50Planet Manga
03 OttobreKira Kira 100% 6€ 6.50Planet Manga
07 OttobreKen il guerriero 18€ 4.20Planet Manga
10 OttobreFate Zero 5€ 4.30Star Comics
10 OttobreKamisama Kiss 1€ 4.30Star Comics
10 OttobreMelty Blood 4€ 5.90Star Comics
10 OttobreMirai Nikki - Mosaic€ 4.30Star Comics
10 OttobreNegima 33€ 4.20Star Comics
10 OttobreS•A - Special A 10€ 4.30Star Comics
10 OttobreThe World God Only Knows 16€ 4.20Star Comics
10 Ottobre7 Shakespeares 1€ 6.50Planet Manga
10 OttobreAlita Last Order Deluxe 2€ 12.90Planet Manga
10 OttobreDoll Song 5€ 6.50Planet Manga
10 OttobreEnigma 6€ 4.20Planet Manga
10 OttobreKekkaishi 31€ 5.50Planet Manga
10 OttobreL'uomo Tigre 10€ 4.50Planet Manga
10 OttobreLiar Lily - Non è come sembra! 10€ 4.50Planet Manga
10 OttobreSidooh 21€ 7.00Planet Manga
10 OttobreWorst 31€ 5.50Planet Manga
10 OttobreZone 00 10€ 5.90Planet Manga
10 OttobreProphecy 1€ 6.00JPOP
14 OttobreKen il guerriero 19€ 4.20Planet Manga
15 OttobreAnimanial€ 6.90Flashbook Edizioni
17 OttobreMagi 13€ 4.30Star Comics
17 OttobreOresama Teacher 5€ 4.30Star Comics
17 OttobrePsychometrer 1€ 4.30Star Comics
17 OttobreThe Swordsman 6€ 5.50Star Comics
17 OttobreToriko 11€ 4.20Star Comics
17 OttobreUnmei no Tori - Gli uccelli del destino€ 7.00Star Comics
17 OttobreYankee-kun & Megane-chan 6€ 4.30Star Comics
17 OttobreBlood-C: I racconti della sedicesima notte 2€ 4.90Planet Manga
17 OttobreBtooom! 10€ 6.50Planet Manga
17 OttobreCode: Breaker 22€ 4.20Planet Manga
17 OttobreGantz 36€ 6.50Planet Manga
17 OttobreGarouden - La leggenda del lupo affamato 15€ 4.20Planet Manga
17 OttobreGreen Blood 1€ 4.20Planet Manga
17 OttobreGreen Blood Deluxe 1€ 6.50Planet Manga
17 OttobreHideout€ 7.50Planet Manga
17 OttobreHot Detective Tsubaki 7€ 6.50Planet Manga
17 OttobreMagnolia 5€ 6.50Planet Manga
17 OttobreOsama Game - Il gioco del re 4€ 7.50Planet Manga
17 OttobreRainbow (Masamune Kakizaki) 1€ 4.50Planet Manga
17 OttobreSilver Spoon 7€ 4.20Planet Manga
17 OttobreSomnia 1€ 4.50Planet Manga
17 OttobreTokyo ESP 7€ 4.50Planet Manga
17 OttobreVagabond 53€ 4.00Planet Manga
21 OttobreKen il guerriero 20€ 4.20Planet Manga
24 Ottobre360° Material 4€ 4.30Star Comics
24 OttobreA Certain Magical Index 11€ 4.30Star Comics
24 OttobreDragon ball Evergreen Edition 25€ 4.20Star Comics
24 OttobreGundam Origini Official Guidebook 2€ 6.50Star Comics
24 OttobreLe bizzarre avventure di JoJo: Stone Ocean 5€ 6.00Star Comics
24 OttobreMairunovich 1€ 4.30Star Comics
24 OttobrePrison School 3€ 4.90Star Comics
24 OttobreTo Love-ru Darkness 5€ 4.70Star Comics
24 OttobreTutor Hitman Reborn 30€ 4.30Star Comics
24 OttobreBleach Gold 44€ 4.50Planet Manga
24 OttobreBleach Gold Deluxe 44€ 5.90Planet Manga
24 OttobreCat's Eye Complete Edition 12€ 7.90Planet Manga
24 OttobreChi - Casa Dolce Casa 4€ 12.00Planet Manga
24 OttobreCode Geass: Renya of Darkness 6€ 4.50Planet Manga
24 OttobreEden Deluxe Collection 8€ 12.90Planet Manga
24 OttobreGiant Killing 13€ 4.50Planet Manga
24 OttobreHikaru No Go - Nuova Edizione 11€ 6.50Planet Manga
24 OttobreI cavalieri dello zodiaco: The Lost Canvas Extra 7€ 4.20Planet Manga
24 OttobreIchi The Killer 5€ 6.50Planet Manga
24 OttobreMaken-ki 2€ 4.50Planet Manga
24 OttobreShamo 29€ 4.90Planet Manga
24 OttobreStoria d'amore e di demoni 4€ 4.50Planet Manga
24 OttobreYawara! 5€ 7.00Planet Manga
28 OttobreKen il guerriero 21€ 4.20Planet Manga
31 OttobreBakuman - Character Book Charaman€ 6.50Planet Manga
31 OttobreSket Dance 19€ 5.50Planet Manga

giovedì 10 ottobre 2013

Il re Leone: La metafora della vita

Se dovessi scegliere il film che ha segnato di più la mia infanzia, direi senza dubbio Il Re Leone.


Non è semplicemente un cartone animato, ma un vero e proprio film con una sceneggiatura brillante, personaggi profondi e sfaccettati e musiche meravigliose cantate da Elton Jhon.
Ma per me, a rendere indimenticabile e intramontabile “The lion king” è il messaggio che porta, la storia che racconta, quella del “cerchio della vita”.
La storia del piccolo Simba che nasce dall’amore dei genitori e si affaccia alla vita dalla rupe, con grandi festeggiamenti da parte di tutta la comunità. Il leoncino scopre la realtà che lo circonda, con esplorazioni impavide e scorribande con gli amici. Con ingenuità corre i primi pericoli e fa le prime scoperte, come quella del destino che lo attende, un destino da re. E’ meravigliosa la figura del padre, il Re Mufasa, che non si può non amare con trasporto ma è senza dubbio affascinante anche quella del perfido zio Scar.
L’eterna lotta fra il bene e il male: è questa secondo me la vera chiave di lettura del “cerchio della vita”: in quella “giostra che va” ci rientrano il lutto e i tradimenti, la disonestà, l’abbandono.
Ma per fortuna il film ci insegna che è proprio quando tutto sembra perduto, quando ciò che ci circonda è una desolata prateria sterminata dagli incendi, quando lo sconforto ci fa perdere la fiducia in noi stessi, che qualcosa può davvero cambiare e troviamo la forza per riappropriarci di ciò che ci spetta. (Che nel caso di Simba è il regno della Savana, nel nostro caso può essere qualsiasi cosa che per un motivo o per l’altro abbiamo abbandonato, fosse anche solo un sogno)
Senza perdere il buon cuore, Simba ormai grande diventa forte e coraggioso, lascia da parte la paura e il senso di inadeguatezza e si scopre Re. Guidato dalla sua stella (il padre) scopre anche l’amore e si rimette in cammino per lottare e rimettere in moto quella giostra che è la vita di ognuno e di tutti noi.

Curiosità:
Il Re Leone è un film di animazione della Walt Disney, uscito nelle sale nel lontano 1994.  Si è aggiudicato due oscar, quello per la miglior colonna sonora e per la miglior canzone “Can You Feel the Love Tonight” di Elton Jhon.


mercoledì 9 ottobre 2013

Steve Jobs: Manga tratto dalla biografia ufficiale!

La fumettista giapponese Mari Yamazaki, nota soprattutto per Thermae Romae, non ha deluso le aspettative. Nel numero di maggio di Kiss, un’antologia di fumetti pensata prettamente per un pubblico femminile, è stato infatti accluso il primo libro della serie. The Verge, che dato la notizia per primo, scrive a riguardo:
La prima cosa che noterete nelle pagine di apertura è che Yamazaki ha portato a termine un lavoro di tutto rispetto; ben lontano dalle caricature coi capelli appuntiti che potrebbero tornarvi alla mente pensando ai manga, Jobs è stato riportato in vita con un stile monocromatico semi-realistico che non risulta mai eccessivo: anzi, rientra magnificamente nella tradizione manga giapponese.
Le prime pagine del fumetto, pubblicate su Yahoo Japan e riprese subito da moltissimi siti Apple-centrici, mescolano nomi, leggende e tematiche in un mélange specifico per il target cui si propone:
Yamazaki ha creato un Jobs all’epoca del College, trasformandolo sapientemente in un tipo di personaggio di cui qualunque giovane lettrice potrebbe innamorarsi. In una pagina memorabile, Jobs non soltanto accetta una mazzetta di 5$ e una caramella dalla sua influente insegnate Imogene Hill, ma addirittura risponde “Certo!” quando viene incoraggiato a provare l’LSD da un compagno dai capelli lunghi nei corridoi del College.
È in un contesto del genere che Jobs incontra Steve Wozniak per la prima volta, ed è in quel preciso momento che vengono gettate le basi nella trama per la loro futura amicizia. Nell’anteprima pubblicata da Yahoo e che trovate nella gallery qui sotto, lo storico iCEO parla con Isaacson della possibilità di scrivere una biografia. Buona visione. 











martedì 8 ottobre 2013

Pokèmon The Origin!

Sono ormai passati 18 anni da quando Pokémon Rosso e Verde hanno invaso i Game Boy di milioni di videogiocatori, e la maggiore età è sempre un'ottima occasione per festeggiare.
Ebbene, per i mostri tascabili i festeggiamenti saranno in grande stile: Dal 2 Ottobre, infatti, spopola sul WEB un nuovo anime, che si concentra sulle prime vicende della saga videoludica (Pokemon Rosso e verde) avvalendosi di un design diverso da quello dello storico (che continuerà senza venire sostituito da quest'ultimo).
Ricordo, inoltre, che il 12 Ottobre usciranno Pokemon X e Pokemon Y!

Trailer POKEMON THE ORIGIN:


Considerazioni personali:
Tutto questo è veramente fantastico!
Per quanto Ash rimarrà sempre nel cuore di tutti, l'idea di un remake che riprenda fedelmente i videogiochi non può che esaltare tutti gli appassionati della saga, questo ritorno alle origini è ciò che i fan di vecchia data, come me, aspettano da tantissimo tempo. Anche perché la prima volta non si scorda mai!

Link primo episodio:
QUI

mercoledì 2 ottobre 2013

Curiosità: I vari finali di Doraemon

Chi non conosce Doraemon? Credo nessuno! In quanti si sono chiesti il finale? In molti! Ed eccomi oggi a scrivervi i vari finali di questo stupendo cartone animato.
Con questo post voglio chiarire i vari finali di Doraemon (dato che non esiste un finale certo visto che l'autore è morto prima di disegnare il finale)
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1. Nobita malato terminale
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La versione forse più nota del finale è quella che racconta di Nobita, il protagonista della serie, un ragazzino malato (secondo alcuni di tumore, secondo altri di leucemia) che risvegliandosi da un lungo coma scopre che tutto quello visto nella serie non è altro che frutto dei suoi sogni. Doraemon è in realtà un semplice pupazzo di un gattino blu che sta nel suo letto (o sul comodino della sua stanza di ospedale). Per alcuni poi la situazione del piccolo è ancora più grave, in passato infatti è stato picchiato dalla mamma (che nonostante la malattia continua a trattarlo male) e da altri ragazzini, senza un padre e destinato a morire qualche ora dopo questo amaro risveglio.
Una storia davvero tragica, ma per nostra fortuna (e soprattutto del piccolo Nobita) FALSA!
Una piccola curiosità: la diffusione di questa leggenda metropolitana raggiunse in Asia un così alto livello di popolarità, che l’azienda televisiva detentrice dei diritti di trasmissione di Doraemon si vide costretta a pubblicare una smentita ufficiale. Fatto che rende questa storia tanto diffusa quanto infondata.
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2. Doraemon senza batterie
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Una seconda versione vuole che questa volta a “morire” sia invece il caro Doraemon. In realtà non si tratta di una vera e propria morte, infatti il gatto blu resta senza batteria. La versione ufficiale di questa leggenda metropolitana ovviamente non esiste e quindi vi sono alcune piccole differenze nei racconti: per qualcuno è un topolino la causa di questo stop, che rubando le batterie di Doraemon lo induce ad “coma” forzato, per altri invece si tratta di un semplice guasto al battery pack. Nobita, di ritorno da scuola, va in cerca del suo amico per chiedergli un aiuto (come spesso fa), scoprendo che il suo amico è morto cade in disperazione. Il ragazzino però viaggia nel futuro in cerca di una soluzione, ma ciò che verrà a sapere sarà una amara verità: cambiando le pile a Doraemon questo perderà la sua memoria. Nobita decide così di mettersi a studiare, diventa uno studente modello e dopo essersi laureato finirà a lavorare come responsabile di un’azienda produttrice di intelligenze artificiali. Sposato con la sua amata Shizuka troverà una soluzione al problema del gatto spaziale solo 30 anni dopo essersi laureato. Qui le versioni si differenziano; una vuole che Nobita crei un chip capace di salvare la memoria del suo amico, un’altra racconta invece che creerà delle batterie speciali. In ogni caso Doraemon si salverà e vivrà il resto della vita con il suo padrone.

Finale decisamente più positivo del primo raccontato, ma come questo FALSO!
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3. Doraemon uccide Nobita
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Stanco di essere sfruttato dal suo amico terrestre Doraemon impugna una pistola e uccide il piccolo (e va ammesso fastidiosissimo) Nobita. Finale decisamente FALSO, ma diffuso per la rete con tanto di disegni creati da qualche sadico fan della serie animata in questione.
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4. Il vero finale di Doraemon
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Dopo questa lunga presentazione dei tre falsi più popolari ecco la verità sull’ultimo episodio di Doraemon. Episodio che molti di voi non sono mai stati in grado né di vedere, né di leggere perché non esiste! Esatto, il finale di questo cartone animato (o fumetto) non è mai stato realizzato. Vi sono due versioni differenti, ed ufficiali, della conclusione di alcune serie, ma nessuno finale definitivo della storia. Ecco i finali ufficiali:

- Nel marzo 1971, Shogaku 4-nensei, Doraemon lascia Nobita per ritornare nel futuro.
- Nel marzo 1972, Shogaku 4-nensei, Doraemon lascia Nobita per ritornare nel futuro. Nel 1981 verrà questa storia sarà animata e nel 1988 trasformata film di animazione. Una variante dello stesso anno vuole che il gatto robotico se ne vada durante il sonno di Nobita capendo che il piccolo umano è ormai cresciuto.

Un finale definitivo però non fu mai realizzato perché i due disegnatori della serie, conosciuti come Fujiko Fujio , si separarono nel 1987 e nel 1996 Hiroshi Fujimoto (Fujiko F. Fujio) morì senza aver regalato al suo progetto un vero e proprio epilogo.

Le uniche certezze che si hanno sul destino di Doraemon, Nobita e amici sono reperibili dai film di questa serie dove è possibile scoprire (grazie ad alcuni viaggi nel futuro) che Nobita si sposerà con Shizuka, non vivrà con Doraemon, sarà felice e ricorderà per sempre il suo singolare amico blu.
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Spero di aver chiarito i vostri dubbi ^^
Vi lascio un video del buon Dario Moccia dove spiega il vero significato di questo magnifico Cartone Animato!
Video: http://www.youtube.com/watch?v=BnbWkPrI1jo